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E' l'Inserto in omaggio con il Terzo numero. Il Servizio di fondo è Quel dito nel culo. L'Architetto aveva "suggerito di accostarsi all'Odeon con modestia e non è poi male se nel rispetto della Città settecentesca..." i due monumenti restino come sono. Ma l'architetto fa di più: in un successivo articolo comunica << l'intenzione del Presidente della Provincia, Nello Musumeci, di continuare la tradizione degli spettacoli all'Odeon>>. E' il Dito nel culo: con quel pezzo si portava Nello Musumeci davanti al fatto compiuto: ubbidiente, rispettò la "tradizione" e consegnò all'architetto altri 70 milioni. Per dimostrare chi comanda a Catania, nell'estate del 1977, quando tutti erano in ferie, arrivò a Catania l'Assessore regionale. E fu spettacolo anche nel Teatro Antico. Fu il primo e l'ultimo: altra donna nel frattempo aveva preso il posto della Tomasello.

E' l'ultimo numero: seguirà Il d'Artagnan , ultimo della serie: arrivò Internet e ora siamo qui. Il numero è incentrato sulle consulenze conferite da Il Primavero del Craxo. Dopo battute di buon umorismo il pezzo di fondo Così ti imbavaglio la stampa/ Denari a gò gò tra giornali e progressisti" chiudeva così :

<< Quelle nomine, signor Sindaco, non sono illecite: lei non ha commesso alcun reato. Ma sono utili alla collettività? La legge Le ha dato la possibilità di nominare dei consulenti per agevolarLa nel compito di amministrare. E' come se Le avesse dato un coltello: serve per tagliare il pane, ma anche per uccidere. Ebbene, Lei ci ha ucciso. Non militiamo in alcun partito: siamo gente che va in Esattoria con la morte nel cuore (...) Dobbiamo continuare? Dia un esempio di saggezza: non si apprezza un Sindaco, perché nell'arroganza è infallibile. Lo si apprezza, se ha l'umiltà di dire: Scusate, ho sbagliato>>. Seguì una petizione popolare e la risposta del Sindaco: "Mi assumo la responsabilità di quelle nomine". Amen !

Dei cinque numeri restano poche rese: era una novità. Non c'abbiamo guadagnato niente, ma per la prima volta usciva un giornale per vendere in Edicola& Libreria: un giornale per l'Uomo della Strada. Queste rese ora sono gratis per chiunque le volesse richiedere: basta mandare l'indirizzo.