R I C O S T R U I RE
Anno XVI n. 20 - Satira - Umorismo -
Varia Umanità - Esce quando scoppia: ogni giorno.
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Storia di un Italiano di
Sinistra![]()
LA
VALLE DEL BOVE
Dalla Montagnola a quota 2.600 fino al Rifugio Sapienza, passando attraverso la terribile spettacolarità della Valle del Bove.Un paesaggio lunare, una discesa paurosa
(60% di pendenza) fatta di sabbia
nera, dove il piede sprofonda, per fortuna: solo così si evita di di rotolare fin laggiù. Il passo da tenere è proprio quello dell'astronauta: a
balzelloni. Il paesaggio è cosparso di strane formazioni eruttive ("Dicchi"):
hanno forma di muraglie a scaglie sovrapposte. Viste tra la nebbia e squarci d'azzurro diviene
un'esperienza suggestiva, che in nessun caso può essere
vissuta da comitive inesperte.
L'Etna è come una donna bella e perfida: devi stare sempre sul chi vive.
La Valle è il prodotto di un cataclisma, che
sconvolse l'Etna fin dalle sue radici e ne spostò l'asse a Nord: reca
segni evidenti di un monte diverso ed anteriore all'attuale, che sprofondò,
lasciando una cosa terribOle a
vedersi
Scrive Domenico Andronico: "L'Etna anteriore all'attuale, doveva essere più alto, se dobbiamo giudicare dall'inclinazione di questi rottami di parete, che sopravvivono; ed è presumibile che la forma di tutto l'edificio vulcanico doveva conservare molto più che ora, la forma tipica del cono".
"Dopo quel cataclisma, l'Etna avrà lavorato a colmare continuamente gli squarci, le cavità e gli sprofondamenti (...) L' hanno chiamata "Valle", ma non ha niente a che vedere con le valli.
Immaginate, più che una valle, uno squarcio enorme, uno sprofondamento, che interessa un sesto di tutta l'immensa montagna vulcanica. Pochi panorami al mondo vi sono che abbiano la forza di colpire lo spirito umano, come la visione della Valle del Bove".