R I C O S T R U I RE  

  Anno XVI n. 20 -  Satira - Umorismo - Varia Umanità - Esce quando scoppia: ogni giorno.    Ora su Internet                    Storia di un Italiano di Sinistra

La Festa di Sant'Agata a Catania

   "Agatella" aveva appena 15 anni, quando  nel 251 non si piegò al proconsole romano che, con la scusa di eseguire gli ordini dell'imperatore di perseguitare i cristiani, se la voleva... concupì

 A volte capita che le femmine dicano "no" e quando accade è festa grande. Da allora Catania si stringe attorno alla sua "Agatella" in una folla oceanica : 100 mila, anche di più 

( venuti anche dall'estero, quest'anno) con devozione e senso del commercio.

 

   E quando "Agatella" passa, è difficile che  i commercianti la lascino andare via. Così accade che la festa finisca alle 8-00 del giorno dopo. A volte la Grande Festa coincide con il Carnevale: tu rientri dalla baldoria e "Agatella" è ancora in giro... come mai, ah ?!!! 

 

   Non è facile entrare nella commozione che prende il catanese, quando, perforata una barriera chilometrica, arriva al cospetto di "Agatella", tutta bella e ingioiellata."Agatella" è proprio carina e... sensuale.

 

   Ma cosa è questo trasporto per una "ragazzina" ? E' tante cose messe insieme:

E' la forza della tradizione e della trascendenza. 

E' la paura del presente e la speranza nel mistero.

E' religiosità  *s e n t i t a*  e orgoglio campanilistico.

E' catanesità e gioia metafisica.

E' tutto e... suggestione.

    Vengo proprio da lì: ogni anno devo vederLa proprio fino a toccare il fercolo, maestoso. E non è facile: devi navigare controcorrente:la folla è proprio oceanica.

    Precedono i  Cerei (o Candelore), ognuno dedicato ad un mestiere, se non ricordo male, sono dodici  Pesano quasi una tonnellata. Sono in otto a portali con la "annacata", ovvero li fanno danzare con i fiori che trasbordano dal baricentro: un colpo d'occhio.
    Dopo alcune centinaia di metri, inizia il lungo cordone, quasi un km, che tira il Fercolo. No, non c'è alcun motore, solo i freni... centinaia, forse qualche migliaio di sedicenti fedeli, sembrano appoggiarsi al cordone, invece tirano senza fatica. Ad ogni incrocio una lunga fermata, per scaricare i ceri donati.
    La parte spettacolare inizierà intorno alle 3-00, quando la marea tira il fercolo lungo la "Salita di S.Giuliano", lì  di tanto in tanto ci scappa il ferito: la  folla è cieca e dirompente. Domattina alle otto si ritira in Cattedrale. Intanto le strade sono letteralmente cosparse di cera, per una settimana saranno incidenti su incidenti. Non c'è stato verso di rompere
la strana tradizione di andare appresso alla "Santuzza" con i ceri accesi, che smoccolano sulla via.
   Il catanese, appresso a Sant'Agata è proprio folcloristico: grida come un ossesso:" Cittadiniiiii....vivaaaa.... Santagataaaa... Devotiii...tuttiii..?
Siii... devotiii...tuttiiii...." Magari saranno borseggiatori, furfanti di tutte le risme, ma  per tre  giorni non sai se ridere o lasciati coinvolgere... sì, scappa una lacrima: cos'è ? La voglia disperata di credere a qualcosa.
    Possibile che tutta questa gente, tutto questo fracasso, possa nascondere il nulla ? Per qualche attimo fingi di credere: ne hai bisogno, ma è proprio il nulla.

    

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