R I C O S T R U I RE
Anno XVI n. 20 - Satira - Umorismo - Varia Umanitą -
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Storia di un Italiano di
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La SOSTARE E' ILLEGITTIMA
Questi i profili di illegittimitą:
a) Violazione dell'art.6 della Convenzione Comune/Multiservizi, che prevede il divieto della Concessionaria di cedere a terzi il servizio. Divieto ribadito inequivocabilmente dall'art.14, che ribadisce l'esclusiva della gestione delle Strisce blu alla Multiservizi, con propri dipendenti. La Sostare spunta per creare altri posti di sottogoverno ?
b) Arbitrarietą: le Strisce blu sono state spalmate su tutto il territorio urbano senza seguire alcuno dei criteri per i quali sarebbero state istituite, e successivamente diminuite/aumentate senza alcun atto deliberativo.
c) Violazione del Codice della Strada, che prevede la destinazione di parte dei proventi contravvenzionali allo Stato. Il ricavato di multe e "grattini", di fatto, č destinato al mantenimento di stipendi impressionanti: tre milioni, i componenti il Consiglio d'Amministrazione della Sostare; 14 milioni, il Presidente. Come si spiega la presenza nel detto Cda del figlio del sindaco? (Voce di popolo)
d) La Sostare , di fatto, diventa una Societą a Responsabilitą limitata al profitto, se l'art. 19 della Convenzione prevede l'obbligo per il Comune di indennizzare la Sostare nel caso in cui si dovessero ridurre gli stalli. Gli stalli sarebbero stati eliminati in alcune zone, dove si potevano aggirare, ed intensificate in altre, nell' "interesse del cittadino".
"Le Strisce blu - guaisce il sindaco- sono una scelta di civiltą, che ha eliminato l'abusivismo..."
Ma che fretta c'era di istituire la Sostare, ancor prima di mettere mano ai parcheggi scambiatori ? Analogo beneficio per la civiltą non sarebbe stato egualmente perseguibile senza la Sostare ? E' prevaricante speculare sulle sofferenze fisiche di una Cittą, spesso incagliata dentro un'autovettura, come quel tale de la Giara, nel mentre che si condannano 146 padri di famiglia a montare di guardia al nulla, con un miserabile stipendio di £.1.200.000, per mantenere gli stipendi impressionanti dei componenti il Cda.
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Prospero Pirotti, promotore di una delle sette petizioni,che insieme totalizzarono oltre 10 mila firme.