R I C O S T R U I RE  

  Anno XVI n. 20 -  Satira - Umorismo - Varia Umanità - Esce quando scoppia: ogni giorno.    Ora su Internet                    Storia di un Italiano di Sinistra

 

iL PIL di... Veronica 

   

   Entriamo subito nel merito della promessa riduzione delle tasse del Mago di Arcore.  In che modo si potrebbe mai ridurre la pressione fiscale, mantenendo INTATTi  i Privilegi di una Oligarchia di Fazioni, che si ostinano a chiamare "Partiti"? 

   Un altro Privilegio della Oligarchia, ovvero altra fonte di spreco incommensurabile, è costituita 

dal famigerato art. 416 [1], che impone agli Enti Locali di investire il 70% della voce di bilancio,

prevista per la pubblicità, sulla stampa. Giusto? no, non è giusto e per tanti motivi:

a) Annichilisce l'autonomia & indipendenza di un Editore, che già di suo non chiede di meglio

    che vendere interviste e paginoni.

b) Obiettività e completezza dell'informazione vanno a catafascio con il risultato che una 

     Città come Catania, nell'immaginario collettivo, diventa la "Capitale del Mediterraneo".

     Poi uno esce di casa e ci resta male.

c) Per quattro anni coloro che il cittadino (ancora)  elegge, diventano i padroni anche del tuo

    pensiero, perché tutto puoi pensare di fare, meno che collocare  una letterina  maliziosa su

    un qualsiasi Epistolario, oltre ad occupare il web con Forum  inaccessibili,  se non alla setta.

 

  Voltaire detestava i partiti, perché "Faziosi" per definizione. Ora finché i quattro si dividessero 

   su un diverso modo di intendere l'interesse collettivo, sarebbe  proprio questo il gioco della 

   Democrazia. Il guaio è che per "Interesse collettivo" intendono la   propria sopravvivenza come

   parassiti.       

      Quante volte abbiamo bocciato solennemente, senza se e senza ma, il finanziamento pubblico 

  dei partiti? Due volte. Vedere uno di questi in gigantografia su tutto il territorio nazionale, che

  pretenderebbe di prendermi per il kulo, mi fa maledire di essere italiano.

     Una manifesto 3 X 6 non costa meno di 10 milioni. In campagna elettorale quanto 

 sudato denaro pubblico  bruciano, per pubblicizzare il nulla?  Ma davvero il cittadino 

nel 2005 dovrebbe esprimere  una preferenza per avere visto un idiota in gigantografia? 

Se dovessero spenderli di tasca loro, sputtanati come sono, quanto investirebbero in quel 

tipo di pubblicità ?

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Nota:

1] Gli obiettivi,i contenuti e le forme della "pubblicità" degli Enti Pubblici sono stati meglio esplicitati

 nella Legge 7 giugno 2000 n. 150 "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle

pubbliche amministrazioni", che all'art. 1 comma 5  recita:(...)

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